Dopo l’apertura lo scorso anno dello Sportello Lavoro nel carcere di Opera, si è inaugurato ieri lo Sportello lavoro “Centro per l’impiego” nella Casa circondariale di Milano San Vittore, a seguito del protocollo d’intesa tra AFOL Metropolitana e la Casa circondariale di Milano San Vittore Francesco Di Cataldo, che prevede una serie di azioni di politiche attive del lavoro e di formazione in favore dei detenuti e internati.
Il contenuto dell’accordo, in attuazione a quanto è previsto dal decreto legislativo 150 del 2015 in riferimento alla popolazione carceraria, prevede la presa in carico dell’utenza da parte dello Sportello lavoro “Centro per l’impiego” e rende concreto il processo d’integrazione socio-territoriale dell’istituzione penitenziaria.
I detenuti impegnati in attività lavorative all’interno della casa circondariale di San Vittore sono 250, il 30% circa dell’istituto. Lavorano prevalentemente per i servizi interni dell’istituto, come quello di cucina, di lavanderia, di manutenzione ordinaria e di pulizia.
L’istituto ha attivato un sistema di aggancio immediato e orientamento che consenta per quanto possibile di dare continuità alla pregressa esperienza delle persone arrestate e alla definizione di possibili percorsi di formazione professionale ed inserimento socio lavorativo.
Per loro AFOL Metropolitana assicura la presenza di due operatori all’interno dello Sportello lavoro del carcere con il compito di supportarli in una serie di servizi per il lavoro, come la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro sul sistema informativo regionale SIUL e la possibilità di stipulare un patto di servizio personalizzato sulla base del format disponibile sul sistema regionale. Il patto di servizio personalizzato prevede l’individuazione del percorso di politica attiva a cui l’utente si impegna a partecipare, tra cui, ad esempio, iniziative e laboratori per il rafforzamento delle competenze nella ricerca attiva di lavoro, la stesura del curriculum vitae, la preparazione per sostenere colloqui di lavoro o iniziative di orientamento, di carattere formativo o di riqualificazione. Questo passaggio, compatibilmente con le condizioni dello stato detentivo, consente al detenuto di accedere alle misure di politica attiva di carattere nazionale, come Garanzia Giovani e l’assegno di ricollocazione, o di carattere regionale, come la Dote Unica Lavoro.
AFOL Metropolitana, inoltre, progetta e offre servizi formativi che coprono l’intera filiera formativa, come ad esempio la formazione permanente, superiore e di specializzazione e quella continua. Questi corsi consentono di aumentare le possibilità di accesso al mercato del lavoro, rafforzando le competenze professionali. La progettazione dei percorsi formativi nasce dalla costante sinergia con aziende, centri di ricerca, università, istituti scolastici ed altri enti di formazione.